SHINE!2013 is over, gear up for 2014


SHINE!2013 è terminata e mi ha lasciato alcune sensazioni che vorrei condividere.

Team effort. Se SHINE! si è realizzata e se se è stata un successo in tutta la Toscana lo si deve alla capacità di lavorare in gruppo a tutti i livelli.
Le tre Università toscane hanno lavorato assieme – e assieme alla Regione – per definire un progetto efficace (scienza e intrattenimento, la miscela vincente), per pianificare le iniziative e per diffonderne la conoscenza.
I ricercatori e gli staff delle università hanno lavorato con grande energia ed entusiasmo per promuovere le proprie iniziative di ricerca e renderle interessanti per i visitatori.
Questi ultimi non si sono limitati ad assistere, ma hanno partecipato agli eventi, rispondendo all’invito a interagire con i ricercatori.
Le istituzioni e gli enti pubblici e privati locali – amministrazioni comunali, associazioni di categoria, media, sponsor – ci sono stati vicini contagiati dal nostro entusiasmo e convinti dell’importanza dell’obiettivo da raggiungere.
Grazie a tutti.

I Ricercatori. È stato bello vedere i ricercatori, soprattutto i più giovani (e meno pagati…), descrivere ai visitatori i propri progetti e spiegare come il loro lavoro sia indispensabile per lo sviluppo della nostra società e per il nostro arricchimento culturale. Lo hanno fatto con l’orgoglio di chi sa di far parte di un’impresa importante.
E’ stato ancor più bello vedere negli occhi dei ricercatori la passione di chi svolge il proprio lavoro senza risparmiarsi, sacrificandogli tempo e dedicandogli tutta l’energia di cui sono dotati. Il successo di SHINE! sta anche nella capacità dei ricercatori di trasmettere il loro entusiasmo a chi li ascolta.

I bambini. I bambini agli stand dei ricercatori restano uno dei ricordi più significativi di SHINE! Con in mano l’origami del DNA o impegnati a suonare uno strumento virtuale; con gli occhi dentro un microscopio per osservare un insetto o dentro un telescopio per osservare i crateri lunari; intenti a costruire ciotole di argilla come i loro progenitori di 10mila anni fa o intenti a far alzare un drone con la sola forza della loro mente come faranno nel prossimo futuro; essi sono l’immagine migliore del successo di SHINE!.
Abbiamo voluto che la Notte dei Ricercatori fosse una festa, ma una festa riesce soltanto se gli invitati accorrono numerosi e partecipano attivamente. Anche i bambini, e gli altri visitatori, hanno svolto il loro compito alla perfezione, partecipando alla festa.

Ricerca. La Notte dei Ricercatori è più importante in Italia che in ogni altro paese europeo. L’Italia soffre di un cronico sotto-finanziamento della ricerca, rispetto a molti paesi europei e non-europei al cui fianco abbiamo l’ambizione di stare sui tavoli politici internazionali. Il sottofinanziamento della ricerca italiana è drammaticamente rappresentato da due indicatori: la percentuale del PIL che l’Italia spende in ricerca e il numero di ricercatori rispetto alla popolazione (4 ogni 1000 abitanti, contro 7 della Spagna, gli 8 di Germania e Regno Unito, i 9 della Francia). È noto che anche – e soprattutto – in tempi di crisi, investire in educazione e ricerca è cruciale per lo sviluppo di un sistema economico e sociale. Per anni, il mondo della ricerca italiano ha cercato di convincere i governanti di quanto fosse miope tagliare le risorse a educazione e ricerca. Ma il finanziamento delle Università statali si è ridotto del 15% in cinque anni e l’ultimo finanziamento PRIN valeva solo il 25% di quello dell’anno precedente.
SHINE! ha provato a convincere la gente – prima dei politici – perché è la gente che vota i politici ed è tra la gente che si trovano i governanti del futuro.

Ricerca e occupazione. Investire in ricerca significa anche creare occupazione. Il miglior esempio è rappresentato dagli spin-off che scaturiscono dalla ricerca universitaria. Da qui l’esigenza di accompagnare il momento iniziale della loro crescita. In questo, le stesse Università o incubatori tecnologici come Toscana Life Sciences possono essere molto efficaci. Descrivere le potenzialità della ricerca significa anche mostrare come essa possa creare occupazione e impresa.
Anche questo è stata SHINE!.

SHINE! a Siena. Due parole sull’evento di Siena, che ho seguito più da vicino. Se SHINE! è stato un team effort a livello regionale, lo è stato sicuramente anche a Siena. Abbiamo avuto al nostro fianco il Comune, la Fondazione Toscana Life Sciences, l’Università per stranieri, accanto a molte altre associazioni culturali e commerciali. Si è capito che la Notte dei Ricercatori doveva essere la festa di tutta la città, e tutti hanno fatto la loro parte, condividendo questo obiettivo.
Alla festa hanno partecipato anche negozi bar e ristoranti, non soltanto ospitando gruppo di ricercatori impegnati a rispondere alle domande dei cittadini, ma anche animando la Notte con vetrine a tema, aperitivi della ricerca e menù speciali per l’occasione. Grazie a loro, SHINE! si è trasformata in una memorabile notte bianca della ricerca culminata con la bellissima illuminazione della Torre del Mangia e del Palazzo Pubblico in Piazza del Campo.

SHINE!2013 è stata una bellissima avventura, troppo bella e importante per non essere ripetuta. Vi aspettiamo tutti a SHINE!2014.

Francesco Frati

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